Ritorna, dopo il successo di Vegni, Appennino Futuro Remoto con la tappa di sabato 16 agosto a Daglio di Carrega Ligure, in alta Val Borbera, con “Favole, gighe e pizziche”.
L’appuntamento è alle 16,30 davanti al museo “Il tempo ritrovato”, creato e curato da Giorgio Macchello che, dopo aver acquistato un antico seccatoio per castagne “U seccatoiu du Luigin” lo ha trasformato in un museo, già oggetto di interesse della trasmissione televisiva Geo e Geo su Rai3, che racconta con le proprie raccolte di riviste, fotografie, oggetti e utensili la vita quotidiana dagli anni ’50.
“Un lavoro certosino e appassionato che testimonia quanto il senso di appartenenza e voglia di continuare a far vivere questi territori dia linfa a creatività diverse fra loro – afferma la direttrice artistica Laura Parodi -. Come in questo caso, dove un edificio non più utilizzato per il fine per cui era nato è stato recuperato e diventato un gioiello che racconta le storie del paese e di come si viveva. Appennino Futuro Remoto è una realtà consolidata e la ‘strategia’ di raccontare i paesi creando eventi che richiamano sempre più persone per farli conoscere e apprezzare sta funzionando in un momento storico in cui la voglia di staccarsi da contesti urbani sempre più congestionati continua a crescere, come confermano recenti statistiche. Siamo ancora emozionati e soddisfatti di essere stati ospitati nel Salone di rappresentanza del Comune di Genova con uno dei concerti proposti dal nostro Festival. Appennino Futuro Remoto vede coinvolta anche l’Università di Genova con l’assegnazione di un contributo di ricerca per la realizzazione del museo diffuso di Carrega Ligure, che sarà inaugurato nel prossimo autunno. Questa è l’importanza nel creare più sinergie possibili”.
Per i più piccoli, e non solo, arriverà Ombretta Zaglio di Teatro del Rimbalzo con uno spettacolo ispirato alla celebre raccolta delle Fiabe Italiane di Italo Calvino, racconta del tempo che fu con un fascino contemporaneo.
Le più belle e antiche fiabe della tradizione italiana andranno in scena: Come farsi amare da una rana? Perché è meglio, a volte, non schiacciare una biscia e starla invece ad ascoltare? I gesti e la voce dei protagonisti di un mondo fantastico e prosaico, re dubbiosi e villici astuti, animali parlanti e tesori nascosti prenderanno vita dalle 17 nel prato del frutteto.
Dalle 17,30, il pubblico raggiungerà la sala del ballo “Il Frutteto” dopo una passeggiata musicale al suono di piffero e fisarmonica di Fabrizio Ferrari e Fabio Paveto e con i ritmi incalzanti di pizziche e tarantelle con La Paranza del Geco capitanata da Simone Campa.
La tradizionale merenda delle Quattro Province sarà il completamento ideale di una giornata immersa in un contesto naturale. Daglio è raggiungibile sia dal Piemonte che dalla Liguria.