Fra le vittime vi furono Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro

“Speriamo ci sia giustizia, perché oggi non è ancora stata fatta. Non si giochi sul solito equivoco della prescrizione. Siamo al fianco del Comitato dei Familiari delle Vittime. Quella del 14 agosto è una data che non dimenticheremo mai”.

Con queste parole, rilanciate anche dall’Ansa, Alberto Basso, sindaco di Arquata Scrivia è tornato sulla tragedia del crollo del ponte Morandi.

Fra le vittime, infatti, vi furono Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro, di 50 e 43 anni, che, per lungo tempo, hanno abitato in paese, prima di trasferirsi a Serravalle, con loro nel crollo perse la vita anche il loro cane, Minnie.

“In vicende come queste – ha evidenziato Basso – è importante ricordare che, per responsabilità di qualcuno, a pagare è sempre chi non ha alcuna colpa”.

“Sono trascorsi sette anni, ma il dolore non si attenua. La ferita non si rimargina: si continua a medicarla, a curarla, si stringono i denti e si impara a vivere con questo macigno sul cuore.”

Si è aperto così il discorso di Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, durante la cerimonia di commemorazione, tenutasi nei giorni scorsi, presso il Memoriale vittime crollo ponte Morandi, per ricordare l’importanza di non dimenticare.

Qualcosa più che un monito che non deve cadere nel vuoto.