Il progetto di fotovoltaico a Pasturana
Presentato un progetto per la realizzazione di una centrale solare in zona collinare. A proporlo è la società milanese Neton Sviluppo Italia, che ha depositato la documentazione per la costruzione di un impianto fotovoltaico da oltre cinque ettari lungo la strada Vecchia di Pasturana, a breve distanza dalla provinciale 156.
L’area interessata si trova tra cascina Brenta Rossa e Villa Pallavicini, in prossimità della Pieve di San Martino, edificio paleocristiano di grande valore storico e simbolico per Pasturana. Il sindaco Massimo Subbrero ha dichiarato di non disporre di strumenti amministrativi per opporsi al progetto, sottolineando come l’ipotesi di un impianto così vicino al centro abitato lo amareggi profondamente. Le normative sulle energie rinnovabili, infatti, garantiscono iter autorizzativi semplificati e raramente soggetti a dinieghi.
Il terreno continuerà a essere destinato al verde
Dal punto di vista geologico, l’area ricade in parte nella fascia di rispetto del rio Torto e include circa 4.700 metri quadrati classificati come non idonei a nuove edificazioni secondo la Carta di pericolosità geomorfologica della Regione Piemonte. Tuttavia, i tecnici incaricati dalla società hanno evidenziato che l’impianto, costituito prevalentemente dai pali di sostegno dei pannelli solari, risulterebbe compatibile con le caratteristiche del terreno. I progettisti hanno inoltre precisato che la permeabilità del suolo resterà pressoché invariata, poiché il terreno continuerà a essere destinato a verde, fatta eccezione per le aree occupate da quadri elettrici, inverter e cabina di allacciamento alla rete.
L’investimento
Il piano prevede un investimento di oltre 3,1 milioni di euro per la realizzazione di un impianto agrivoltaico da 3,23 megawatt. In base all’accordo già sottoscritto con un agricoltore di Pozzolo Formigaro, il terreno sarà coltivato a erba medica per i prossimi vent’anni. Su una superficie complessiva di 53 mila metri quadrati, circa 13 mila ospiteranno 4.256 pannelli fotovoltaici, installati su 932 pali motorizzati in grado di seguire il movimento del sole. Il progetto include inoltre tre cabine per le apparecchiature elettriche, una quarta cabina per l’allacciamento alla rete, recinzione perimetrale con sistemi di videosorveglianza e un intervento di mitigazione paesaggistica con siepi a mascheramento dell’impianto.
Secondo la documentazione depositata, Neton Sviluppo Italia dispone di un capitale sociale di 10 mila euro, tre amministratori e un solo dipendente. La società è interamente controllata da Neton Power, gruppo spagnolo attivo a livello internazionale nel settore delle rinnovabili.