La Casa del Volontariato all’ex casermetta di Novi

Il Centro di Ascolto (oggi in via Cavanna) e un Gabinetto medico per gli ultimi saranno le prime due strutture a fruire della futura ‘Casa del Volontariato’ che sorgerà a Novi. L’ufficialità arriva dal Comune di Novi, con una foto pubblicata dall’assessora Rachida Hasbane: sarà l’ex Casermetta di via Verdi a ospitare le associazioni. Si tratta dell’ex struttura militare dismessa da tempo dall’Esercito e che ospitava gli alloggi degli ufficiali. L’edificio era tornato al Demanio, che a fine 2024 aveva assegnato le palazzine all’onlus novese per almeno trent’anni.

 

Le associazioni

L’associazione intende fungere da contenitore di altre onlus di volontariato (legate prevalentemente al mondo cattolico) interessate al progetto con il chiaro obbiettivo di realizzare in quei locali un polo della solidarietà e del volontariato novese. Con diversi passaggi perché le ex Casermette necessitano di interventi significativi e importanti (si parla di almeno un paio di milioni di euro) anche perché l’immobile è sottoposto a vincoli storico-architettonici, condizione che impone ristrutturazioni subordinate al rispetto di certi parametri imposti degli enti pubblici. Fra i soggetti che hanno aderito ci sono Caritas, Dame di San Vincenzo, Banco Alimentare, Centro di aiuto alla Vita, Centro di ascolto. Nelle intenzioni c’è anche quella di coinvolgere il vicino ‘Ciampini-Boccardo’ per allestire aule didattiche per l’indirizzo alberghiero.

 

 

I lavori

Si punta anche a realizzare un bar e un emporio per i più bisognosi. I fondi andranno reperiti nei bandi delle fondazioni bancarie. Attualmente la struttura ospita alcune associazioni di ex militari (i Marinai d’Italia ad esempio), ma necessita di interventi di ristrutturazione significativi. Il via ai lavori probabilmente nel primo trimestre del 2026. Prima si aspetta di ricevere in mano le chiavi delle palazzine con al centro un cortile condominiale. L’idea è di guardare al futuro senza dimenticare il passato perché nelle intenzioni dell’onlus c’è quella di allestire uno spazio museale che ricordi chi e cosa ha alloggiato in quelle stanze ma uno spazio verrà dato anche alla sede locale dell’ANMI con i Marinai che saranno coinvolti in alcune attività dello stabile che li ha visti per lungo tempo come ultimo baluardo prima dell’abbandono.