Nuove polemiche sui lavori al Parco Castello
La riqualificazione del parco del Castello di Novi Ligure, intervento dal valore complessivo di 3,5 milioni di euro finanziato in buona parte con fondi PNRR, continua a registrare passaggi complessi e momenti di tensione politica. Il Comune ha disposto la ripresa del cantiere dopo aver risolto il contratto con l’impresa aggiudicataria originaria, la Vivai Berretta Garden di Melito (Napoli), indicando la seconda classificata della gara, la Tekno Green di Torino, come nuovo soggetto incaricato di completare i lavori, per un importo residuo superiore a 1,8 milioni di euro.
Dalla determina comunale, articolata in oltre dodici pagine, emerge inoltre che l’amministrazione anticiperà più di 300 mila euro provenienti dall’avanzo di accantonamento dell’anno in corso. Tale scelta, secondo l’amministrazione, rappresenterebbe un passaggio necessario per garantire la continuità dell’intervento, che dovrà concludersi entro la metà del 2026.
Polemiche da parte dell’opposizione
La decisione ha però sollevato osservazioni da parte di alcuni rappresentanti dell’opposizione, che hanno chiesto chiarimenti sulla natura della spesa e sulla possibilità che si tratti di fondi aggiuntivi rispetto al quadro economico iniziale. L’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Simone Tedeschi ha escluso questa interpretazione, sostenendo che l’anticipazione avrebbe un carattere esclusivamente contabile e servirebbe a evitare ritardi che sarebbero derivati dall’escussione delle fideiussioni dell’impresa uscente. Tedeschi ha inoltre precisato che, una volta definito il conto finale dell’appalto risolto, il Comune adotterà ulteriori provvedimenti per recuperare le maggiori spese eventualmente sostenute.
Secondo l’assessore, la soluzione individuata consentirebbe di riavviare rapidamente l’iter di completamento del parco, con l’ingresso della nuova ditta in cantiere e la ripresa delle lavorazioni nel più breve tempo possibile.
Una questione ancora aperta
Una valutazione diversa è stata espressa dalla Lega, che ha criticato l’utilizzo di 330 mila euro provenienti da risorse che, a loro giudizio, avrebbero potuto essere destinate ad altre priorità. Il consigliere Giacomo Perocchio ha definito la scelta come l’ennesima conseguenza di una gestione giudicata poco efficace dei fondi PNRR.
La situazione rappresenta un ulteriore capitolo della lunga e travagliata storia del cantiere del parco del Castello, segnato sin dall’avvio da ritardi, contestazioni e reciproche accuse tra Comune e impresa appaltatrice. Non viene escluso che sia in corso una trattativa tra l’amministrazione e la Vivai Berretta per arrivare a una soluzione extragiudiziale del contenzioso.
