Le comunicazioni di Fratelli d’Italia e della maggioranza consiliare sul servizio idrico a Novi

Nel Consiglio comunale di Novi Ligure è stato approvato a larga maggioranza un ordine del giorno riguardante il futuro del servizio idrico integrato e il ruolo di Gestione Acqua S.p.A., società del Gruppo ACOS, oggi al centro della discussione per le scelte dell’EGATO6 in merito all’affidamento del servizio oltre il 2034.

 

Il documento, presentato dal gruppo La Novi che amiamo e successivamente emendato da Verdi e Sinistra e Partito Democratico, ha ottenuto un sostegno trasversale che ha coinvolto anche parte del centrodestra. Tra i banchi dell’opposizione, infatti, Fratelli d’Italia ha votato a favore, rivendicando una posizione fondata sulla tutela del territorio e dei servizi essenziali.

 

 

Il nodo dell’affidamento e il valore di Gestione Acqua

Durante il dibattito sono stati ricostruiti gli aspetti normativi che avevano portato all’estensione dell’affidamento del servizio idrico a Gestione Acqua fino al 2034, oggi messa in dubbio dall’ente di governo dell’ambito. Secondo quanto emerso in aula, una revoca anticipata comporterebbe potenziali ricadute economiche significative. La maggioranza ha parlato di un «danno stimato in oltre 100 milioni di euro», oltre al rischio di compromettere continuità e qualità del servizio.

Gestione Acqua opera in 72 Comuni, impiega oltre 130 lavoratori e viene considerata da più parti una realtà efficiente e radicata sul territorio. Difendere il suo ruolo significa, per molti consiglieri, salvaguardare un’infrastruttura pubblica strategica.

 

 

Le divisioni politiche

Il voto ha evidenziato sensibilità differenti all’interno del centrodestra: Lega e Forza Italia non hanno sostenuto l’ordine del giorno, scelta criticata dai gruppi di maggioranza. Questi ultimi hanno sottolineato come «alcune forze abbiano scelto di non prendere posizione su un patrimonio collettivo», accusando una parte dell’opposizione di aver seguito «logiche esterne» più che gli interessi cittadini.

 

Diversa la posizione di Fratelli d’Italia, che ha ribadito pubblicamente le ragioni del proprio voto favorevole. Il circolo cittadino ha spiegato che «ACOS rappresenta un’infrastruttura strategica per Novi», aggiungendo che la priorità resta «tutelare il territorio, il patrimonio pubblico locale e la continuità dei servizi essenziali». Il partito ha anche precisato che il voto non va interpretato come una frattura politica: «L’alleanza di centrodestra a Novi è solida e continuerà a esserlo».

 

Le prospettive

Tanto la maggioranza quanto Fratelli d’Italia hanno richiamato l’importanza di una gestione responsabile del servizio idrico in una fase segnata da procedimenti in corso e scelte strategiche per il futuro dell’ATO6. Da più parti è stato ribadito che l’acqua debba rimanere un bene pubblico da gestire con competenza e visione: «L’acqua è un bene primario, va gestita mettendo al centro il territorio», ha dichiarato FdI.

Il Consiglio comunale ha così espresso un indirizzo politico unitario in difesa dell’attuale assetto, pur in un quadro di differenze interne fra i gruppi. La discussione ora si sposta sui tavoli dell’EGATO, dove verranno prese le decisioni decisive per il futuro della gestione idrica nell’alessandrino.