Le perplessità sulle torri eoliche in Val Lemme

La Regione Liguria ha dato il via libera alla realizzazione di cinque torri eoliche alte 180 metri, previste dal progetto “Monte Poggio” della società Seva di Milano. Gli impianti sorgeranno in alta Val Lemme, al confine con il territorio di Fraconalto.

La decisione è arrivata nonostante le perplessità sollevate nelle scorse settimane. La Lipu di Genova aveva diffidato l’amministrazione, richiamando il rischio per le rotte migratorie degli uccelli che transitano in prossimità del passo della Bocchetta. Preoccupazioni analoghe erano state espresse dall’Ente Aree Protette dell’Appennino Piemontese, che aveva segnalato una possibile violazione delle normative europee a tutela della fauna selvatica: l’impianto, infatti, verrebbe costruito a meno di un chilometro dalla Zona di Protezione Speciale “Capanne di Marcarolo”.

Il problema della logistica

Accanto al tema ambientale si apre quello, non meno complesso, della logistica. L’autorizzazione impone prescrizioni molto rigide per il trasporto dei materiali, che dovrà avvenire sul versante alessandrino. I convogli eccezionali partiranno da Tortona, attraverseranno di notte il centro abitato di Serravalle Scrivia e risaliranno la strada provinciale 160 fino al passo della Bocchetta, una carreggiata nota per la sua tortuosità e per le ridotte dimensioni in alcuni tratti.

Le criticità evidenziate dalla Provincia di Alessandria

La Provincia di Alessandria ha già evidenziato numerose criticità. Negli ultimi dieci chilometri della provinciale, dove vige un divieto di transito per mezzi superiori alle 18 tonnellate, sono presenti smottamenti e cedimenti che ne compromettono la stabilità. Palazzo Ghilini ha chiarito che il passaggio dei camion non sarà consentito finché non saranno eseguiti gli interventi di messa in sicurezza, a carico della Provincia o, in alternativa, direttamente della società proponente.

Ulteriori ostacoli riguardano i ponti lungo la provinciale, come il San Filippo, il San Giorgio e il ponte della Madonnina, che non potranno essere utilizzati dai mezzi eccezionali. Per ovviare al problema, il progetto prevede la costruzione di guadi provvisori e by-pass nell’alveo del torrente Lemme. A ciò si aggiungono espropri già programmati nei comuni di Voltaggio e Fraconalto, necessari per l’apertura dei cantieri viabilistici e per la realizzazione dell’impianto.