Continua il botta e risposta sulle barriere antirumore a Novi

Nella seduta della II Commissione del Consiglio regionale, tenutasi a Torino, si è tornati a discutere delle barriere antirumore previste lungo la linea ferroviaria Genova-Torino nel tratto urbano di Novi. L’intervento, collegato ai lavori del Terzo Valico dei Giovi, è al centro di un acceso dibattito da anni, anche a causa dei ripetuti fallimenti delle gare d’appalto: ben tre bandi sono andati deserti, per un valore complessivo di circa 48,7 milioni di euro.

 

L’intervento di Pasquale Coluccio

Durante l’audizione con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Trenitalia, il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Pasquale Coluccio ha sollevato perplessità in merito all’effettiva necessità delle barriere, chiedendone una revisione progettuale o, in alternativa, l’annullamento dell’intervento. «La soluzione principale dovrebbe essere la non installazione – ha spiegato Coluccio – che consentirebbe un risparmio di risorse da destinare ad altre opere infrastrutturali prioritarie per Novi, come la realizzazione della “tangenzialina” per alleggerire il traffico nel centro cittadino».

 

La replica di RFI

Nel corso della Commissione, RFI ha confermato che le barriere sono previste all’interno dell’appalto generale del Terzo Valico, ma si è detta disponibile a valutare eventuali modifiche di tipo tecnico, in particolare riguardo l’impiego di materiali trasparenti in alcuni tratti, al fine di ridurre l’impatto visivo dell’opera. Tuttavia, nonostante l’apertura sul fronte della tipologia, i rappresentanti della società hanno sottolineato che l’eliminazione totale delle barriere appare improbabile.

A pesare sul confronto anche l’assenza del tecnico referente del progetto, la cui partecipazione è stata rimandata a un futuro incontro specifico. In tale occasione, Coluccio ha annunciato l’intenzione di coinvolgere l’amministrazione comunale di Novi per una valutazione condivisa delle possibili alternative.

 

L’ambivalenza di RFI secondo Coluccio

Il Consigliere ha inoltre denunciato quella che definisce una “ambivalenza” nell’approccio di RFI su tematiche simili in contesti differenti. A Novi si insiste sull’importanza delle barriere per la tutela dell’abitato, mentre nel caso del quadruplicamento della linea Tortona-Voghera – altro argomento trattato durante la Commissione – RFI sembrerebbe orientata verso l’affiancamento dei nuovi binari alla linea storica, una soluzione considerata altamente impattante per i centri abitati attraversati, in particolare Pontecurone.

 

«Non si comprende come RFI possa sostenere la necessità di installare barriere a Novi in nome della tutela dell’abitato, e contemporaneamente preferire, altrove, soluzioni che aggraverebbero l’impatto urbanistico ed ambientale – ha osservato Coluccio –. Serve maggiore coerenza nella pianificazione delle infrastrutture ferroviarie, sempre nel rispetto delle esigenze dei territori coinvolti».