Rocchino Muliere a colloquio con il ministro Urso sull’ex Ilva

Si è svolto questa mattina l’incontro in videocollegamento tra il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, e le istituzioni territoriali piemontesi. Oggetto del vertice è stato il futuro dell’ex Ilva, con particolare attenzione al rilancio degli stabilimenti di Novi Ligure e Racconigi. Erano presenti la Vicepresidente e Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, e il Sindaco di Racconigi, Valerio Oderda.

 

Le parole di Muliere

«Ho apprezzato molto – dichiara il Sindaco Muliere – il dialogo costruttivo instaurato dal Ministro Urso con gli enti locali, a pochi giorni di distanza dall’incontro tenutosi presso il Ministero. Riguardo alla situazione specifica dell’ex Ilva, non si registrano grandi novità nell’immediato. Tuttavia, il Ministro ha ribadito il programma di manutenzione straordinaria degli impianti. L’obiettivo è consegnare al futuro acquirente, entro il mese di marzo, una struttura funzionante e sicura, con una capacità produttiva potenziale di almeno 4 milioni di tonnellate.

 

 

Sull’assetto proprietario – prosegue Muliere – non ci sono stati aggiornamenti di rilievo, ma attendiamo sviluppi nelle prossime settimane. Confido che la riattivazione dei due altoforni e i previsti interventi di manutenzione possano preparare il terreno per l’arrivo di un acquirente privato, creando così la svolta necessaria e attesa».

 

 

Due questioni poste al Ministro

Durante l’incontro, il Sindaco ha posto due questioni al Ministro: «Innanzitutto ho chiesto se, a fronte dei presidi attualmente in atto negli stabilimenti, il Governo intenda riconvocare il tavolo di crisi a Palazzo Chigi, una condizione che i sindacati ritengono necessaria per la sospensione delle manifestazioni. Il Ministro ha risposto che si confronterà con gli altri esponenti del Governo, chiarendo che, una volta concluse tali verifiche, la riconvocazione del tavolo sarà naturale.

 

 

Ho poi sottolineato l’importanza di assicurare la presenza dello Stato in questa fase transitoria. Urso ha confermato lo stanziamento di 128 milioni di euro nell’ultimo decreto e ha aggiunto che, a causa delle restrizioni europee, al momento non è possibile prevedere ulteriori risorse. Tuttavia, ha precisato che, se in futuro fosse richiesto o ritenuto necessario l’intervento dello Stato ci sarà».