Da domani i lavori nel sottopasso di via Verdi a Novi

Partono domani, 9 luglio, salvo ritardi i lavori che per due mesi almeno divideranno una parte di Novi dall’altra. Due mesi senza uno dei tre accessi obbligati al centro che dividono una Novi da sempre tagliata in due dalla linea storica ferroviaria Genova-Torino. Dal 9 luglio e per almeno due mesi, il sottopasso di via Verdi resterà chiuso al traffico automobilistico per consentire la sostituzione di un tratto di rete di distribuzione del metano ormai ritenuto obsoleto.

 

Un intervento necessario per Comune e Acos, società che gestisce Reti srl, l’azienda che cura per la casa madre i lavori. «L’intervento si rende necessario per garantire condizioni di maggiore sicurezza, per prevenire futuri guai e migliorare l’efficienza del servizio» fanno sapere Reti e Comune di Novi con un comunicato congiunto dove si spiega anche che l’intervento comporterà modifiche temporanee alla viabilità, eufemismo per dire che una delle arterie principali della città sarà interdetta al traffico veicolare.

 

Le parole del Vicesindaco

La scelta sui tempi di intervento è obbligata come spiega Simone Tedeschi, vice sindaco di Novi e assessore ai lavori pubblici: «Il nulla osta necessario per iniziare è arrivato da Rfi pochi tempo fa. Era indispensabile perché le opere interessano seppure incidentalmente un sottopasso di una linea ferroviaria. Speravano di partire ancora prima ma cercheremo di ridurre al minimo i disagi come accaduto in passato nella stessa area». Si lavorerà alacremente per due mesi, se necessario anche di notte e senza la pausa agostana con l’intento di riaprire la strada prima della ripresa delle attività scolastiche. Una scelta quasi obbligata che comporterà lamentele e problemi per auto, utenti e attività commerciali della zona.

 

 

Il tratto di strada tra via San Giovanni Bosco e via Edilio Raggio sarà interdetto con garanzia del passaggio dei pedoni mentre quando il cantiere lo richiederà potrebbe essere temporaneamente chiuso il tratto iniziale di via San Giovanni Bosco. Un intervento pesante e di forte impatto per il traffico cittadino: il sottopasso di via Verdi permette di raggiungere non solo piazza XX settembre, porta storica del centro ma anche e soprattutto l’ospedale San Giacomo di Novi, la stazione dei Vigili del Fuoco e quella della Croce rossa locale.

Chi arriva dalla parte della città che guarda in direzione Merella e Pozzolo sarà costretto a intasare o via Raggio passando per la 35bis dei Giovi o via Mazzini dove un altro sottopasso congiunge la città (il terzo è quello di viale Pinan Cichero in direzione stadio).

 

 

Prosegue ancora Tedeschi: «Intervento programmato da tempo e che arriva adesso. Limiteremo al massimo i disagi. Opera che si inserisce in quelle programmatiche alla rivisitazione dell’area di piazza XX Settembre per la quale restiamo sempre in attesa da parte di Rfi del progetto esecutivo». Rfi infatti nell’ambito delle opere compensative del Terzo Valico si è impegnata a investire circa 3 milioni di euro per un restyling viabilistico di piazza XX Settembre ma i tempi si stanno dilatando. Continua Simone Tedeschi: «Auspico che i disagi siano ridotti al minimo».

Per Giacomo Perocchio, consigliere leghista di opposizione: «Novi è una città piena di cantieri. Cavalcaferrovia del basso Pieve con la chiusura di strada per Cassano, Cavallerizza in piazza Pernigotti con erosione di parcheggi pubblici e ora il sottopasso di via Verdi che sarà un intervento programmato ma crea disagi. Restano altri cantieri potenziali come le barriere antirumore ferroviario programmate per il Terzo Valico».

 

(m.i.)