Davide Scanio, il ricordo degli amici e dei conoscenti

Perdere la vita a soli 32 anni. Davide Scanio, deceduto ad Arquata nei giorni scorsi, era giovane, pieno di amici, amante dello sport. Un incidente sul lavoro, l’ennesimo in Italia, ha spento la sua vita.

 

Secondo le prime ricostruzioni, come avevamo accennato ieri, la sua tuta sarebbe rimasta agganciata a un ingranaggio. Il macchnario lo ha trascinato, facendogli battere violentemente il capo sul telaio del corpo macchina. Inutili i soccorsi. Carabinieri e Spresal  AslAl stanno indagando, per chiarire i punti oscuri di questa tragedia.

Il ricordo


Davide Scanio era originario di Palermo. Dopo aver vissuto a Novi insieme ai genitori e al fratello maggiore , si era trasferito ad Arquata con la fidanzata Liliana. Da poco tempo aveva acquistato casa, proprio vicino alla azienda. Lavorava da oltre 10 anni alla Cavalleri. Amante dello sport e delle moto, spesso si recava in trasferta per la ditta per la quale lavorava. “Perdere la vita sul posto di lavoro a 32 anni è inaccettabile”. Dichiara il Sindaco Alberto Basso. Le testimonianze a ricordo del giovane sono molte.  Occhi di ragazzo e sorriso ingenuo in attesa del futuro, futuro che non arriverà più. Scrive la Cgil Novi sulla sua pagina Facebook. Tanti amici, in queste ore, hanno voluto inviare il loro messaggio alla famiglia. Un amico di tutti, come hanno scritto in molti sui social.