Il Liceo Amaldi sul podio al Certamen d'amore
"Dopo numerosi tentativi sono riuscito a vincere a un concorso, nello specifico il secondo premio in traduzione e commento nella prima edizione del “Certamen d’amore (per Roberta Piastri)". Queste le parole di Martino Bellone, studente di IV del Liceo Classico novese classificatosi secondo al Certamen d'amore di Vercelli.
Il "Certamen d'Amore 2025" è un concorso di traduzione e scrittura di testi letterari in latino, dedicato al tema dell'amore. Si è svolto all'Università del Piemonte Orientale, presso il Dipartimento di Studi Umanistici, Aula Magna del Complesso San Giuseppe. È volto a stimolare l'interesse per la letteratura latina e la cultura classica. La manifestazione si pone come un momento di riflessione sul tema dell'amore, attraverso la traduzione di testi latini e la composizione di saggi in italiano.
Le parole di Martino Bellone
"La gioia è stata tanta e inaspettata, per me stesso e per il Liceo Amaldi che rappresentavo. Ho provato una fortissima emozione quando mi è stato annunciato, il cuore mi stava letteralmente esplodendo nel petto. Da tanto speravo di poter vincere ed è accaduto. Tuttavia, basandomi sulla mia limitata esperienza, posso dire che sebbene non abbia avuto sempre successo nelle competizioni a cui ho partecipato, ho avuto la costanza di riprovarci ogni volta che mi veniva proposto dai miei insegnanti, perché sono occasioni dove mettersi in gioco.
Queste gare sono infatti momenti di confronto e di lotta alla pari con studenti simili a te, di incontro e conoscenza con nuovi professori provenienti da altri Licei, ma sono anche opportunità di scambio di opinioni. Diventano dunque soprattutto un’occasione più di arricchimento personale umano e culturale, perché si riflette e si argomenta su varie tematiche importanti e solitamente attuali, che magari a scuola non si riescono ad affrontare per mancanza di tempo, come in questo caso l’intreccio tra l’amore e la guerra, in particolare esprimendo liberamente il proprio pensiero.
Questa possibilità è garantita dall’anonimità delle prove al momento del giudizio. Vuol dire che chiunque può partecipare ed esporre le proprie idee e se non si dovesse vincere, l’importante è comunque aver detto ciò che si pensa. Il solo partecipare vale più della ricompensa in denaro o della soddisfazione ed è questo il motivo che rende un “certamen” un momento unico e solenne di cultura e confronto".