Tre fermati per l’incendio di Serravalle

 

Il GIP del Tribunale di Alessandria ha convalidato il fermo di indiziato di delitto di tre cittadini marocchini. Fermo eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria, dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Novi e della Stazione di Serravalle. Si tratta E.Z.M. di 37 anni, irregolare sul territorio nazionale, T.R. di 41 anni e E.K.R. di 45 anni, clandestino. Tutti pregiudicati, disoccupati e senza fissa dimora, portati in carcere il 19 agosto per un incendio doloso aggravato in concorso appiccato in un condominio di Serravalle Scrivia. Un reato grave così come gli indizi di colpevolezza, che hanno portato a emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

Nella tarda mattinata del 17 agosto 2022 i Carabinieri della Stazione di Serravalle Scrivia e gli agenti della Polizia Municipale sono intervenuti in quel vico Torchio. Poiché nello scantinato condominiale del civico n. 1 si era sviluppato un pericoloso incendio, poi domato dai Vigili del Fuoco di Novi e Alessandria. Vigili che avevano anche fatto evacuare la palazzina di quattro piani. Intossicate dieci persone, tra cui alcuni minori, sebbene nessuna in gravi condizioni. L’accesso alla palazzina è al momento interdetto per via dei danni strutturali causati dalle fiamme.

L’identikit dei tre malviventi si recuperava grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza comunali. Immagini che mostravano il loro l’avvicinamento al vico Torchio n. 1 ed il loro allontanamento immediatamente dopo il divampare delle fiamme.

 

Non facili le ricerche dei tre marocchini, ma i tre sono stati rintracciati nella giornata del 18 agosto e accompagnati presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria. Nelle prime ore del mattino del 19 agosto il passaggio presso la Casa Circondariale di Alessandria.

Il pericoloso gesto era certamente rivolto ad altri due connazionali di 37 e 34 anni – entrambi pregiudicati e di cui uno clandestino – che abitavano in quel condominio e presenti in casa al momento dell’incendio. Il movente è da ricondurre a pregressi contrasti per futili motivi tra questi ultimi, da una parte, e E.Z.M. dall’altra.

 

Il movente

 

Nel pomeriggio del 14 agosto nei pressi della Stazione ferroviaria di Serravalle Scrivia si era verificata anche una violenta aggressione che aveva coinvolto una decina di marocchini, alcuni di essi armati di coltello. Incuranti della presenza dei Carabinieri avevano proseguito nella contesa, dileguandosi immediatamente dopo per evitare di essere generalizzati. Tuttavia, grazie alle telecamere di videosorveglianza, i Carabinieri avevano comunque identificato tutti i partecipanti alla lite, tra cui figurava anche E.Z.M. Proprio lui era stato notato impugnare un machete ed aveva aggredito proprio i due connazionali residenti in vico Torchio.

 

Questi ultimi, necessitando di cure mediche, erano rimasti sul posto. Il 34enne, in particolare, ferito a un braccio con un’arma da taglio, veniva trasportato in ospedale dai soccorritori del “118” per le cure mediche del caso. Successivamente, durante la notte del 17 agosto, i due marocchini che abitavano in vico Torchio si sono recati presso una tenda sita a Serravalle Scrivia sulle rive del fiume Scrivia, ove dimoravano E.Z.M. e T.R.. Fortunatamente durante tale incontro le parti si sarebbero limitate a proferire minacce verbali. Più tardi, nella stessa giornata, circa mezzora prima dell’incendio, E.Z.M. aveva contattato telefonicamente i Carabinieri di Serravalle Scrivia lamentando che i due connazionali abitanti in vico Torchio giravano per la città armati di coltelli e riferendo di temere di essere aggredito. I Carabinieri lo avevano invitato a sporgere denuncia-querela e a contattarli qualora li avesse notati circolare armati.

A quel punto l’interlocutore esclamava “Allora se non fate niente me la vedo io”, frase, con il senno di poi, che preannunciava l’incendio.