A gennaio 2024 la mostra “Mario Leveni” a cura dell’associazione Novinterzapagina

 

E’ già disponibile da alcuni giorni sul sito di Edizione Epoké il volume “Mario Leveni”, un catalogo delle opere realizzate nel corso della sua vita dall’artista novese.

Mario Leveni, originario di Seregno, dal secondo dopoguerra risiede stabilmente a Novi e si dedica alle attività di pittura e scrittura tra lo studio di via Cavour 14 e la casa situata nelle campagne di Coquello di proprietà della famiglia della moglie, Ida Quaglia, titolare di una nota attività commerciale in città specializzata nel confezionamento di cornici per quadri e nella vendita di oggetti d’arte.

Leveni inizia il suo percorso artistico a quattordici anni sotto la guida dello scultore milanese Alfredo Sassi. Nel corso della sua vita partecipa a diversi eventi artistici e mostre, e gli vengono attribuiti numerosi riconoscimenti. Muore a Novi nel 2011 all’età di 94 anni.

Oggi le sue opere sono raccolte nel volume edito da Edizioni Epoké per la collana ProgettoArte, in attesa di poterle ammirare dal vivo nella mostra che avrà luogo nel nuovo anno

Infatti, il volume nasce come un catalogo della mostra antologica postuma “Mario Leveni” organizzata dell’associazione Novinterzapagina e che verrà allestita a gennaio 2024.

“Nei contributi all’interno del volume si evidenziano i rapporti dell’artista con gli aspetti caratterizzanti la storia, le consuetudini di vita, il costume e le problematiche sociali del territorio, nell’ambizioso tentativo di cogliere e illustrare alcune tra le molteplici sfaccettature che della nostra cultura concorrono a formare l’identità. – si legge nella descrizione del volume redatta da Edizioni Epoké – Mario Leveni trascorre gran parte della sua esistenza a Novi ritagliandosi proprio nel cuore della città uno spazio fisico totalmente dedicato al mondo dell’arte: un laboratorio, in senso lato, in cui dà sfogo alla sua creatività di pittore e scultore, ma anche all’interno del quale cura attività artigianali collaterali, sino a completare il suo microcosmo di studio-bottega d’artista”.