Un 2026 di disagi per le tratte tra Novi, Genova e Torino
Nel 2026 non sarà soltanto il ponte sul Po, a Bressana Bottarone, a rimanere chiuso in direzione Milano. Anche la linea ferroviaria Genova–Torino subirà uno stop completo di due settimane. Si tratta di una sospensione programmata, inizialmente prevista per il 2025 e successivamente rinviata da Rfi, che al momento non ha ancora comunicato date precise.
Le ipotesi
«È presumibile – spiega Andrea Pernigotti, presidente dell’Associazione pendolari novesi (Apn) – che la chiusura venga collocata tra maggio e settembre». L’aggiornamento è emerso durante un tavolo tecnico con la Regione Piemonte e l’Agenzia per la mobilità piemontese, dedicato alla pianificazione dei principali interventi previsti sulla rete nel prossimo anno.
Secondo quanto riferito da Pernigotti, la sospensione interesserà il tratto tra Arquata Scrivia e Alessandria per circa due settimane, nella seconda metà del 2026. I lavori riguarderanno il cavalcaferrovia di Frugarolo e le nuove barriere acustiche nella stazione di Novi Ligure. Quest’ultimo intervento è collegato al progetto del Terzo Valico dei Giovi: la gara d’appalto, andata più volte deserta, ha comportato il rinvio delle opere.
Il cantiere di Frugarolo
Anche il cantiere di Frugarolo è legato al futuro trasporto merci: il cavalcaferrovia dovrà essere adeguato per consentire il transito di container di dimensioni maggiori. Una serie di interventi che, inevitabilmente, solleva preoccupazioni fra i pendolari della provincia di Alessandria, chiamati a raggiungere quotidianamente Torino e Genova. Tra le ipotesi per mitigare i disagi secondo Pernigotti ci sarebbero le deviazioni via Tortona o l’attivazione di servizi sostitutivi con autobus.
Gli altri interventi
Dal tavolo tecnico è emerso inoltre che nel 2026 verranno avviati interventi sui ponti Scrivia e Ossona, nel territorio di Tortona. Lavori che incideranno sulla circolazione delle linee Asti–Voghera e Novi Ligure–Milano nel periodo compreso tra il 27 aprile e il 17 maggio 2026. «Abbiamo chiesto – prosegue il presidente dell’Apn – l’istituzione di un tavolo dedicato per approfondire ogni aspetto e limitare i disservizi per gli utenti».
L’associazione ha incontrato anche la Regione Liguria, occasione in cui Rfi ha illustrato il piano degli interventi previsti nel nodo di Genova e sulle linee Genova–Busalla–Arquata/Novi. In quell’ambito, i pendolari hanno evidenziato la criticità dell’attuale orario serale, con il servizio che termina bruscamente alle 21.27 in direzione Torino e alle 21.44 verso Milano, situazione che isola la valle Scrivia dall’area metropolitana genovese limitando le connessioni tra il capoluogo ligure e il Basso Piemonte.
In vista della chiusura del ponte sul Po, l’Associazione pendolari novesi ha inoltre chiesto di valutare la possibilità di utilizzare i treni liguri diretti a Milano con partenza dalla stazione di Novi Ligure.
Nuove interruzioni
I disagi per i viaggiatori, tuttavia, non si esauriscono qui. Un’ulteriore interruzione è programmata sulla linea Acqui–Ovada–Genova dal 17 agosto al 13 settembre 2026: la sospensione consentirà di proseguire i lavori per la costruzione della galleria di Mele. Per quasi un mese i pendolari dovranno quindi percorrere l’autostrada A26 a bordo di autobus sostitutivi.

