Il comunicato della Lega novese sul nuovo polo logistico di Alessandria

Il prossimo 27 giugno sarà presentato ufficialmente il Masterplan del nuovo polo logistico e urbano di Alessandria, un progetto di riconversione dell’area dell’attuale scalo ferroviario “Alessandria Smistamento”. L’iniziativa rappresenta un passaggio chiave nella trasformazione dell’area in un moderno hub intermodale. All’evento parteciperà anche il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

 

L’attacco all’amministrazione novese

Secondo quanto comunicato dalla sezione locale della Lega di Novi, la presentazione del progetto evidenzierebbe la distanza tra quanto realizzato sul piano infrastrutturale a livello provinciale e le proposte avanzate in passato dall’amministrazione novese in merito al potenziale sviluppo ferroviario dello scalo di San Bovo.

 

Il comunicato sottolinea come, a distanza di anni, non esista oggi un progetto concreto per lo sviluppo ferroviario dell’area di San Bovo, mentre prosegue l’iter per il potenziamento del nodo logistico di Alessandria. Un altro tema sollevato riguarda il passaggio dei treni ad alta capacità attraverso il centro di Novi, con i relativi interventi infrastrutturali previsti, tra cui l’installazione di barriere fonoassorbenti. “Il PD in questi anni ha alimentato fantasiose ipotesi di sviluppo dello scalo di San Bovo per nascondere il danno irrimediabile derivante dalla decisione di far passare i treni AV/AC in Città” si legge nel comunicato.

 

La tangenzialina

Sul fronte della viabilità, viene inoltre segnalato che 22 milioni di euro destinati a mitigare il traffico pesante in città sarebbero attualmente inutilizzati, a causa di un progetto di tangenziale definito “non sufficiente” rispetto alle esigenze. “Ad oggi non sono state proposte soluzioni serie – si legge nella nota – se non elemosinare sui giornali ed in TV gli 8 milioni di euro che servirebbero per coprire il costo”.

 

La Lega di Novi invita quindi l’amministrazione a “cambiare rotta” e ad avviare un confronto aperto sulle opportunità di sviluppo legate alla logistica, riconoscendo nel nuovo polo di Alessandria “una grande possibilità anche per il nostro territorio”.