Duro comunicato del PD novese sui lavori al Parco Castello

Nel corso dell’ultima commissione consiliare, presieduta dal consigliere Alfredo Laico, si è fatto il punto sull’andamento dei lavori di riqualificazione del Parco Castello di Novi Ligure. Durante l’incontro, l’amministrazione comunale e i tecnici incaricati hanno riconosciuto la presenza di criticità e ritardi nell’esecuzione dell’intervento, impegnandosi a definire un percorso più stringente che prevede anche l’introduzione di scadenze contrattuali vincolanti per le imprese esecutrici.

 

Il Partito Democratico di Novi ricorda che l’investimento, pari a 3,5 milioni di euro provenienti dal PNRR, è stato destinato al recupero del Parco Castello nel corso della precedente amministrazione. "La scelta di investire 3.500.000 euro del PNRR sul Castello è stata presa dalla giunta Cabella, di centrodestra, poi caduta per incapacità politica e amministrativa e causa diretta del commissariamento della città". Il progetto è stato successivamente confermato durante il periodo di commissariamento del Comune, con l’assegnazione della redazione tecnica e architettonica a uno studio professionale selezionato tramite gara. Anche l’appalto per l’affidamento dei lavori è stato espletato dalla Provincia di Alessandria attraverso una procedura al massimo ribasso, conclusasi a cavallo tra il commissariamento e l’insediamento dell’attuale giunta.

 

Secondo quanto emerso in commissione, la progettazione tecnica e l’impostazione complessiva dell’intervento non sono quindi da attribuire all’attuale amministrazione, ma derivano da scelte assunte in precedenza. Come ha sottolineato il gruppo consiliare del Partito Democratico, "i lavori hanno subito ritardi, ma la responsabilità progettuale va ricercata in chi ha scritto, approvato e politicamente rivendicato il progetto".

 

L'abbattimento degli alberi e il progetto originale

Uno dei punti più discussi riguarda l’abbattimento di alcuni alberi nel parco. I tecnici incaricati hanno chiarito che si è trattato di esemplari malati o considerati pericolosi per la pubblica incolumità. È comunque prevista la ripiantumazione e un intervento di rinaturalizzazione, orientato alla sostenibilità ambientale.

"Ci chiediamo se gli stessi consiglieri che oggi protestano si siano dimenticati che il progetto originario del centrodestra prevedeva una rampa, un ascensore e opere murarie ben più invasive, con un impatto ambientale maggiore rispetto all’attuale versione del progetto" commentano dal PD novese "Fa specie notare come oggi, i consiglieri di centrodestra, che allora hanno scelto di investire milioni sul Castello, accusino l’attuale amministrazione di non essersi presa la responsabilità di annullare tutto e di bloccare i lavori".

 

Il danno per l'eventuale stop ai lavori

Al centro del dibattito politico resta la decisione di non annullare il progetto una volta insediata la nuova amministrazione. I gruppi di maggioranza hanno evidenziato che la cancellazione dei lavori avrebbe comportato la perdita del finanziamento PNRR e costi stimati in oltre 400.000 euro già sostenuti per la progettazione. "Un danno concreto per le casse comunali – si legge nella nota – senza ottenere alcun risultato tangibile".

Riguardo alla distribuzione delle risorse, il gruppo PD ha sottolineato che un approccio più integrato avrebbe potuto coinvolgere anche il centro storico, anziché concentrare l’intero importo sul solo Castello.

"L’atteggiamento tenuto da alcune forze politiche in commissione è ipocrita e irresponsabile" si legge nella nota "prima firmano il progetto, poi ne contestano l’esistenza; prima chiedono interventi milionari, poi si lamentano che si realizzi quanto voluto da loro stessi".

 

 

Nonostante le difficoltà riscontrate, l’amministrazione comunale ha dichiarato l’intenzione di rendere nuovamente accessibile almeno una parte del Parco Castello già durante l’estate. L’obiettivo è quello di restituire ai cittadini, anche se parzialmente, uno degli spazi verdi principali della città. L’assessore ai lavori pubblici Simone Tedeschi ha confermato che la riapertura parziale è una priorità condivisa con l’intera giunta, al fine di garantire uno spazio fruibile durante il periodo estivo.