Tutti i siti del week end dedicato ai monumenti dell’Oltregiogo

La settimana prossima arrivano gli Oltregiogo days e con loro tutti i siti visitabili nel nostro territorio. La rassegna si collega al progetto “Rolli Days” di Genova, che si svolge nei mesi di maggio e ottobre.

 

I comuni del territorio coinvolti saranno: Parodi, Tassarolo, Capriata e San Cristoforo. Tutti rientranti in un territorio da sempre strettamente connesso a Genova e alla Liguria. Un’unione rappresentata dai castelli e dalla chiese che si stagliano su questi borghi. Dopo la presentazione delle scorse settimane, ora finalmente si parte.

 

Cosa visitare

A Parodi non può mancare una visita alla Abazia di San Remigio e ai suoi tesori. La fondazione risale al Secolo XI ad opera dei Benedettini di Santa Maria di Castiglione. Al suo interno troviamo, l’altare Maggiore e il paliotto risalente al ‘700, la statua marmorea con Gesu’ Bambino ad opera di Francesco Fanelli. E poi,  una tela raffigurante la Vergine Addolorata dei primi del ‘700, un secondo altare dedicato a San Rocco, gemello di quello collocato nella Chiesa San Nicolo’ di Genova. Oltre alle statue lignee di San Rocco e dell’Immacolata.

 

Passiamo a San Cristoforo, con il Castello Spinola e la parrocchiale di San Cristoforo Martire. Il primo si sviluppa intorno alla Torre del Gazzolo, opera degli Spinola. Una fortezza quattrocentesca, difesa da cortile d’arme, posto all’esterno. Tutto l’interno è decorato con affreschi rinascimentali. La chiesa, invece, dello stesso periodo del palazzo, presenta una pala attribuibile a G.B Carlone raffigurante, nella parte superiore, Gesu’ in gloria tra la Madonna e San Giovanni Battista.

 

Due chiese anche a Capriata, terzo comune del viaggio nell’Oltregiogo. La parrocchiale di San Pietro Apostolo e l’Oratorio di San Giuseppe. La prima ha origine romanica. Infatti, il primo documento storico risale al 1204. Dentro troviamo un quadro di Luca Cambiaso, tre opere seicentesche e le statue di San Pietro e San Bovo. All’oratorio, invece, ubicato accanto alla Torre del Castel Vecchio, sono notevoli l’altare maggiore in marmo del 1765, il coro in noce dei maestri Zaverio e Pulacini e l’organo della ditta novese Bianchi.

 

Ultima fermata: Tassarolo. Un altro castello della famiglia Spinola, la parrochiale di San Nicolao e il rovere verde. Quest’ultimo è un raro esemplare di ibrido tra la quercia e la quercia da sughero ed è catalogata tra gli alberi monumentali del Piemonte. Dentro la chiesa del 1143 si trova: uno dei primi organi costruiti da Camillo Guglielmo Bianchi, datato 1854 e il tabernacolo per la custodia degli olii santi del 1475. Il castello, invece, costruito nel 1226, si trova vicino al loggiato cinquecentesco, che è ancora oggi denominato “La Zecca”. Dove si presume venissero coniate le monete spinoline che troviamo ancora presenti nel 1678. Nel castello visse lo studioso entomologico Marchese Massimiliano Spinola che pubblicò 53 lavori a cui fanno riferimento ancora oggi gli scienziati di tutto il mondo.

 

(red.)