Situazione insostenibile e promesse disattese nella tratta Milano-Genova
Con l’avvio dei lavori sulla linea ferroviaria Milano-Genova, ufficialmente iniziati a inizio agosto come annunciato da Trenitalia, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e dalle Regioni coinvolte, sono emerse gravi criticità per i pendolari. Nonostante gli impegni pubblicamente assunti dalle istituzioni e dai gestori del servizio, le misure per contenere ritardi e disagi non hanno prodotto i risultati promessi.
Secondo l’Associazione Pendolari Novesi, guidata dal presidente Andrea Pernigotti, la situazione avrebbe subito un ulteriore peggioramento. Trenitalia e RFI, con il sostegno della Regione Liguria, hanno infatti escluso qualsiasi forma di rimborso per i titolari di abbonamenti regionali, motivando la decisione con il rispetto del parametro dei trenta minuti di ritardo, considerato “tollerabile” e dunque non indennizzabile. Una posizione ritenuta “inaccettabile” dai pendolari, che denunciano ricadute significative sulla vita quotidiana e professionale, tra ingressi posticipati sul luogo di lavoro, rientri serali tardivi e viaggi in condizioni di sovraffollamento.
Il caso Ronco Scrivia
Particolarmente emblematiche risultano le difficoltà vissute dagli utenti della stazione di Ronco Scrivia. Prima dell’avvio dei lavori, chi doveva raggiungere il centro di Genova entro le ore 9 poteva contare su quattro collegamenti, di cui due diretti a Genova Brignole. Oggi, invece, i due collegamenti diretti sono stati soppressi, lasciando soltanto due treni con destinazione Genova Piazza Principe, che obbligano a cambi ulteriori. In alternativa, i pendolari sono costretti a scegliere tra partenze anticipate o treni che non consentono comunque di arrivare in tempo utile al lavoro.
A ciò si aggiungono ritardi e guasti che aggravano ulteriormente la situazione. Solo negli ultimi giorni, il treno regionale nº 2115 delle 8:07 ha accumulato oltre quaranta minuti di ritardo e, in un caso, si è fermato senza ripartire dalla stazione di Ronco Scrivia. Problemi analoghi hanno riguardato anche il convoglio successivo.
Il rientro serale
Le difficoltà non si limitano alla fascia mattutina. Anche il ritorno a casa presenta numerosi disagi: chi esce da lavoro alle 18:00 in centro a Genova deve tentare di raggiungere il treno delle 18:27 da Piazza Principe, spesso sovraffollato, oppure attendere fino alle 19:00 il regionale nº 12068, con arrivo a Ronco Scrivia attorno alle 20:00.
La richiesta dei pendolari
Secondo l’Associazione Pendolari Novesi, l’utilizzo del parametro dei “30 minuti” come unica soglia di riferimento appare strumentale e inadeguato, poiché non tiene conto delle reali esigenze di migliaia di utenti, costretti a fare i conti con una condizione che non è più un’eccezione temporanea, ma una situazione strutturale.
I rappresentanti dei pendolari chiedono pertanto un’assunzione di responsabilità immediata da parte di Trenitalia, RFI e delle istituzioni competenti, attraverso l’adozione di misure concrete di tutela e ristoro, anche economico, a favore dell’utenza. L’argomento sarà portato al prossimo tavolo tecnico regionale.