Abbattute le torri all’ex Cementir

Un crollo in pochi istanti ha cancellato ieri un simbolo del paesaggio di Arquata Scrivia. Le due torri dell’ex stabilimento Cementir, dopo oltre settant’anni di presenza sul territorio, sono state demolite alle 14 in punto mediante una carica di esplosivo che le ha fatte collassare su se stesse. Il boato è stato percepito distintamente anche nei comuni vicini, da Serravalle Scrivia a Gavi.

 

 

L’intervento rientra nel più ampio progetto di smantellamento dello storico impianto, avviato nel novembre 2024 e affidato all’impresa bergamasca Bergamelli, incaricata dalla proprietà dell’area, la milanese Paullo Investimenti (controllata da Officine Mak). Le operazioni di abbattimento hanno suscitato inizialmente la preoccupazione della cittadinanza: nel dicembre scorso, il sindaco Alberto Basso aveva infatti disposto un’ordinanza per tutelare la salute pubblica, imponendo alla ditta l’adozione di misure idonee a contenere la dispersione delle polveri di cemento durante la demolizione.

 

La nuova area

L’area, che si estende su 160 mila metri quadrati alle porte di Arquata, è stata acquisita nel febbraio 2023 da Officine Mak, società specializzata nella riqualificazione di siti industriali dismessi. Qui sorgerà un polo logistico che, pur non raggiungendo le dimensioni dell’interporto di Rivalta Scrivia, si distinguerà per la presenza di magazzini dedicati anche ad attività di lavorazione, come assemblaggio e confezionamento, con potenziali ricadute occupazionali significative.

L’avvio della costruzione del nuovo complesso è previsto per la metà del 2026. Nel frattempo, i materiali recuperati dalle demolizioni – in particolare ferro e inerti – verranno riutilizzati nella realizzazione delle nuove strutture. Per finanziare l’operazione, Paullo Investimenti ha emesso un prestito obbligazionario da 10 milioni di euro in collaborazione con Yeldo Group, società tedesca specializzata nella raccolta di capitali per il settore immobiliare.