Il progetto della pista di atletica non viene ammesso al contributo ministeriale

La pista di atletica dello stadio Girardengo torna al centro delle polemiche. Lo scorso anno un gruppo di atleti, dirigenti sportivi o semplici appassionati della corsa, “Gli amici della pista“, aveva più volte sollecitato l’Amministrazione Comunale affinché si occupasse della pista d’atletica, che ormai è in condizioni pessime tra crepe, buche e corsie sbiadite.

Una struttura che, inoltre, non viene utilizzata solo dalle società sportive, ma anche dalle scuole cittadine durante la bella stagione e che ormai è a tratti impraticabile e non sicura.

Oggi però, arriva un’altra notizia negativa per gli utenti della struttura. Nel 2022, il Comune aveva affidato all’architetto di uno studio torinese l’incarico di redigere il progetto esecutivo della pista di atletica. Progetto che nel mese di agosto era stato presentato anche alle società sportive e successivamente proposto per partecipare al bando ministeriale “Sport e periferie 2023” così da ottenere i fondi necessari per la realizzazione dei lavori di restyling.

Ieri, il Ministero per lo Sport e i Giovani ha pubblicato la lista dei progetti finanziati dal bando, nella quale la pista di atletica di Novi non compare. La notizia è stata subito ripresa dal gruppo consiliare Lega Salvini – Lavoriamo per Novi che, nel periodo dell’amministrazione Cabella, aveva invece pensato ad una soluzione diversa. “La Giunta Muliere ha deciso di accantonare la soluzione del project financing per il rifacimento della pista d’atletica e degli spogliatoi intrapreso dalla Giunta Cabella. Un progetto che ci avrebbe portato a terminare i lavori proprio in questi giorni. Ci hanno detto che avrebbero finanziato tutto vincendo il bando ministeriale Sport e Periferie 2023. Hanno annunciato sui giornali che avrebbero rifatto velocemente la pista grazie al bando.”

Il gruppo della Lega ha così reagito alla notizia: “Novi , come sui Distretti Urbani del Commercio, è stata bocciata! Altro tempo ed altri soldi persi! Così non va!”.