Le parole di Sinistra Italiana Novi Ligure sull’ex Cavallerizza
L’area dell’ex Cavallerizza di Novi Ligure, collocata in una zona centrale della città, è oggetto di discussioni sulla sua riqualificazione da oltre trent’anni senza che sia stato finora definito un progetto pubblico e operativo sul suo futuro utilizzo.
Nel febbraio 2025 il vicesindaco Tedeschi ha fatto riferimento a una “visione di città” orientata alla sostenibilità ambientale e sociale. Secondo Eugenio Spineto, segretario della Federazione provinciale di Sinistra Italiana Alessandria, tale impostazione non sarebbe mai stata tradotta in un piano concreto e accessibile alla cittadinanza. Spineto osserva che, allo stato attuale, non risulta chiaro quale funzione si intenda attribuire all’area dell’ex Cavallerizza.
Il dibattito politico
Negli ultimi mesi il confronto politico si è concentrato in larga parte sull’ipotesi di realizzazione di un parcheggio. In questo ambito viene richiamato un emendamento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2023. Sinistra Italiana, che aveva espresso fin dall’inizio una posizione critica su quell’atto, segnala oggi che la decisione consiliare risulterebbe di fatto superata. Secondo Spineto, il mancato passaggio attraverso un confronto politico esplicito rappresenta un elemento problematico, poiché il Consiglio comunale costituisce “il cuore della democrazia cittadina”.
Al di là del tema specifico del parcheggio, Sinistra Italiana evidenzia come la questione centrale rimanga l’assenza di una progettualità complessiva per l’ex Cavallerizza. Alessandra Di Bella, esponente del partito a Novi Ligure, sottolinea che l’area non risulterebbe inserita in una pianificazione capace di rispondere ai bisogni sociali e ai servizi di prossimità del quartiere e della città.
La proposta di Sinistra Italiana
Nel comunicato, Spineto e Di Bella ricordano inoltre che Sinistra Italiana ha presentato in passato una proposta alternativa per l’area, che prevede la creazione di uno spazio pubblico multifunzionale. Tra le ipotesi avanzate figurano una mensa sociale, una ludoteca, spazi destinati alle associazioni e luoghi di aggregazione. Secondo i due esponenti, si tratterebbe di un’impostazione fondata sulla “sostenibilità sociale”, intesa come risposta ai bisogni concreti della popolazione.
Gli stessi firmatari affermano che questa proposta non sarebbe mai stata oggetto di una discussione pubblica strutturata né di un confronto politico approfondito. Da qui la richiesta di aprire un dibattito trasparente sul futuro dell’ex Cavallerizza, al fine di evitare ulteriori rinvii che mantengono l’area in uno stato di inattività.
