Il nuovo tavolo di confronto sull'ex Ilva
Dopo le sollecitazioni dei sindacati nazionali di categoria, il governo ha convocato a Roma le rappresentanze dei lavoratori per un aggiornamento sulla situazione del Gruppo Acciaierie d’Italia, ex Ilva. L'incontro è fissato per mercoledì 21 alle ore 11:30.
La riunione è stata richiesta con forza dalle sigle sindacali alla luce dei recenti sviluppi nello stabilimento di Taranto, dove un incidente occorso a uno dei due soli altiforni attualmente operativi — da cui dipende l’intero sistema produttivo nazionale — ha innescato una controversia tra governo e magistratura.
Nel frattempo, l’azienda ha formalizzato la richiesta di estensione della cassa integrazione, con un aumento del numero dei lavoratori coinvolti anche a Novi: si passa infatti da 150 a 165 dipendenti interessati da rotazioni.
I chiarimenti chiesti dai sindacati
I sindacati, oltre a chiedere chiarimenti sul futuro degli impianti e dei lavoratori, domandano aggiornamenti anche in merito allo stato delle trattative tra l’esecutivo e Baku Steel, gruppo azero individuato come potenziale acquirente al termine di una lunga procedura. Le indiscrezioni si susseguono, e con ogni probabilità il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, fornirà un aggiornamento sul processo di vendita.
Le organizzazioni sindacali lamentano da tempo la mancanza di trasparenza su questo fronte, e alcune di esse chiedono con urgenza un nuovo piano industriale, ritenendo irrealizzabile quello illustrato pochi mesi fa.
L'incontro regionale
A livello locale, cresce l’attesa per l’incontro nazionale, così come per la riunione convocata dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, prevista per il 29 maggio alle 16:30. Tuttavia, non si esclude un rinvio, dato che alcuni dei principali interlocutori sembrerebbero non essere disponibili in quella data. Al momento, non sono stati comunicati slittamenti ufficiali, ma qualora venissero confermati, si tratterebbe presumibilmente di un rinvio di pochi giorni.
I lavoratori piemontesi, insieme alle istituzioni locali e ai sindacati, spingono per un nuovo confronto, anche alla luce dell’efficacia del modello di dialogo instaurato a Torino, che ha suscitato interesse anche in Liguria, dove si sta adottando un approccio analogo per il sito di Genova.
Il tavolo tecnico regionale era stato sollecitato dal sindaco di Novi, Rocchino Muliere, trovando immediato sostegno da parte del presidente Cirio. Non è escluso che entro la data dell’incontro regionale possano emergere nuovi dettagli sulla possibile cessione del gruppo siderurgico, su cui alcune forze politiche di opposizione continuano a invocare l’opzione della nazionalizzazione, qualora l’ipotesi di una vendita a soggetti privati dovesse naufragare.