La ristrutturazione dei Portici Vecchi a Novi
Il progetto di ristrutturazione dei cosiddetti portici vecchi di Novi Ligure entra nella sua fase decisiva. L’edificio di fine Ottocento, situato accanto all’area in cui sorgeva l’antica porta Pozzolo — oggi punto di accesso pedonale a via Girardengo da viale Saffi — sarà interessato da un intervento di recupero funzionale che coinvolgerà sia la copertura sia la facciata.
Il progetto preliminare è stato recentemente approvato dalla giunta comunale e sarà ora trasmesso alla Soprintendenza per le necessarie valutazioni. Una volta ottenuto il parere favorevole dell’ente, l’iter proseguirà con la redazione del progetto esecutivo. L’amministrazione comunale prevede l’avvio del cantiere tra aprile e maggio, con l’obiettivo di concludere i lavori entro il periodo natalizio del 2026.
300mila euro per i lavori
L’intervento comporterà un investimento complessivo di poco inferiore ai 300 mila euro, suddiviso in due parti di entità simile. Circa 140 mila euro saranno destinati agli interventi sulla copertura, comprensivi della sostituzione delle travi e delle opere necessarie a ripristinare la piena funzionalità del tetto. La restante quota sarà invece impiegata per il restauro della facciata, dei fregi di pregio e per la nuova tinteggiatura dell’edificio.
Un intervento prioritario per la Giunta
Secondo quanto spiegato dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Simone Tedeschi, si tratta di un intervento considerato prioritario per diverse ragioni. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di restituire alla città un luogo che in passato rappresentava uno dei principali biglietti da visita per chi arrivava a Novi Ligure. I portici, infatti, hanno storicamente svolto una funzione di collegamento tra la parte più antica e quella più recente del centro urbano, e il loro recupero si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione.
La piazza sospesa
Il progetto si affianca inoltre a un intervento di più ampio respiro, quello della cosiddetta “piazza sospesa”, previsto nell’ambito dei finanziamenti europei e regionali della Strategia urbana d’area (Sua). L’idea è quella di valorizzare la terrazza che costituisce la copertura dei portici, attraverso un progetto attualmente in fase di definizione e caratterizzato da tempi di realizzazione più lunghi.
Nell’immediato, l’amministrazione intende però intervenire grazie alle risorse destinate alle opere compensative del Terzo Valico, per le quali Rfi ha già espresso il proprio assenso. Si tratta di un progetto a più breve termine, elaborato dagli uffici tecnici comunali, che punta anche a rispondere alle segnalazioni e alle richieste avanzate negli anni da chi opera sotto i portici, da tempo in attesa di un intervento strutturale di ristrutturazione e restauro.
Due fasi per i lavori
Come chiarito dallo stesso vicesindaco, la differenza nei tempi di attuazione ha portato a suddividere l’intervento complessivo in due fasi distinte: una prima, di avvio quasi immediato, con l’obiettivo di partire nella tarda primavera, e una seconda fase che richiederà modalità operative e tempistiche più articolate. In questa prima fase, il restauro viene considerato una priorità funzionale su cui l’amministrazione ha ritenuto necessario intervenire senza ulteriori rinvii.
