Le piastrine della Seconda Guerra Mondiale ritrovate da Alberto Montanari

Il novese Roberto Montanari, in un campo fra Tortona e Villalvernia, si è imbattuto in una placca di color bronzo e l’ha recuperata ma poco dopo ne ha ritrovate altre, tutte affioranti a pochi centimetri dalla superficie. Recano nomi, cognomi, date di nascita e numeri matricolari: sono piastrine di soldati italiani che hanno combattuto durante la Seconda guerra mondiale.

Non uccisi in battaglia però, come puntualizza Roberto Montanari: «Le ricerche su quei nomi raccontano di persone tornate a casa. Ecco perché ci muoviamo sentendo gli uffici anagrafe dei Comuni di nascita e le sorprese non mancano».

Prima di raccontare storie di persone, viene da chiedersi perché quel piccolo appezzamento di terra in mezzo ai campi vicino allo Scrivia sia diventato un cimitero di quei cimeli. Montanari ha la sua idea: «Lì vicino passava la ferrovia e credo che quei soldati, stanchi e distrutti dalla guerra, tendessero a gettare via i simboli della loro vita al fronte o in divisa prima di scendere magari a Tortona per altre destinazioni. Si era in tempi particolari con l’8 settembre 1943 che aveva diviso la nazione».

 

 

 

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