Sulla Tari scontro tra Democratici per Novi e il neo Assessore Moncalvo

L’argomento Tari muove il dibattito politico cittadino. Una diatriba che vede, da un lato il gruppo Democratici per Novi e, dall’altro, il nuovo Assessore al Bilancio Edoardo Moncalvo, sostituto di Maurizio Delfino.

 

Tutto parte dal Consiglio comunale dello scorso 15 novembre. Una domanda sul calcolo della tassa sui rifiuti. Moncalvo chiede tempo per verificare la questione insieme agli uffici comunali di competenza. A distanza di una settimana, la sua “non” risposta scatena lo scontro politico. “I costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti – secondo i Democratici – devono essere indicati ai comuni attraverso il Pef (Piano economico finanziario) predisposto dal Csr”. Dalle parole del gruppo di minoranza, inoltre, pare che i costi indicati dal Csr e quelli riportati dal comune nella delibera che fissa le quote per la Tari non coincidano. “I costi del Pef sono stati maggiorati. A Novi i costi a carico dei cittadini sono saliti del 10%. Come è stato ottenuto questo aumento?” si domanda il gruppo di Simone Tedeschi. Su questo argomento i  Democratici per Novi hanno presentato un’interpellanza urgente che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.

 

Le stesse domande chieste a Moncalvo e alla Giunta sono state inviate anche al Consorzio Servizi Rifiuti. In sostanza, dopo aver notato discrepanze tra il Pef 2020 e quello 2021 sulla Tari, le richieste sono conoscere il motivo della differenza e se tali differenze siano ammissibili o impattino sulle delibere della Amministrazione per quanto riguarda questo tema. Il tutto, in attesa della, probabile, replica di Edoardo Moncalvo.