Il dibattito sui cancelli di viale Saffi

 

Dopo l’articolo pubblicato sulla situazione dei cancelli di viale Saffi ci è arrivata la lettera di uno dei proprietari, Domenico Morando, che pubblichiamo integralmente. Assieme alla risposta del nostro Direttore.

 

“In merito all’articolo anonimo apparso su Panorama di Novi, essendo direttamente interessato e chiamato in causa, vorrei fare alcune precisazioni su molte inesattezze.

– Innanzitutto leggendo l’articolo sembrerebbe che i lavori siano stati effettuati abusivamente, quando invece c’è un regolare permesso e un’autorizzazione rilasciata dal comune, che sono stati appesi in bella vista in entrambi gli accessi per alcuni mesi.

– Prima di chiedere il permesso, sono stati effettuati da un tecnico, tutti i dovuti controlli se per caso esistesse una servitù di passaggio pubblico, che per essere valida deve essere costituita mediante un atto pubblico o una scrittura privata autenticata e trascritta nei pubblici registri, e da questi controlli non si è evidenziato alcun diritto pubblico sulla zona privata in questione.

– Per quanto riguarda il presunto terzo proprietario, c’è, esiste ma è al di fuori dell’area delimitata dai cancelli, a suo tempo fu interpellato se fosse interessato a chiudere anche il suo fondo, ma declinò l’invito.

– Sul fatto che sia presente la massicciata della ferrovia, mi sembra un’osservazione inutile, in tutta Novi, essendo attraversata totalmente dalla linea ferroviaria, ci sono innumerevoli tratti chiusi in cortili privati, proprietà condominiali, strade private, ecc. Comunque se domani (Dio volesse) venissero dei tecnici delle FS a controllare il muraglione che versa in condizioni pietose se non pericolanti, sarebbero i benvenuti.

– Circa le penose condizioni in cui si trova il fondo stradale, c’è da precisare che la stradina che parte da vicolo Ghiara ed arriva al cancello (come risulta da una foto pubblicata) è di proprietà del “terzo proprietario” quindi esula dalla nostra competenza. Casomai si potrebbe fare qualcosa nel cortile ove ci sono alcune buche, ma finché gli aventi diritto fanno orecchio da mercante e non si decidono a partecipare alle spese senza aspettare he facciano tutto i proprietari non si farà niente. A tal proposito c’è un’ordinanza della Cassazione che sostiene che i lavori di conservazione, migliorie, abbellimento di una strada spettano agli aventi diritto, ed eventualmente al proprietario se ne trae beneficio anch’esso.

– Infine e non per ultima di importanza, a suo tempo ci fu una raccolta firme (circa una cinquantina) depositata in comune, dove firmarono tutti i residenti esasperati da spiacevoli atti di vandalismo, risse, spaccio e quant’altro (ci sono varie denunce fatte al comando dei carabinieri). In seguito si è arrivati a chiudere per scongiurare altri fatti spiacevoli e garantire più sicurezza e tranquillità ai residenti e cercare di fare aumentare di valore i nostri immobili.

– Concludendo ricordo che tutti i residenti hanno ricevuto le chiavi di entrambi i cancelli, senza timore sostengo che i benefici superano di gran lunga i disagi, e ci tengo a precisare che i lavori sono stati svolti e pagati completamente dai proprietari senza chiedere un centesimo a nessuno.”

Domenico Morando

 

La replica del Direttore di Panorama di Novi

 

Signor Morando,

l’articolo non è anonimo. È firmato red, sigla che identifica la redazione. Quindi rispecchia, nei contenuti, il pensiero liberale della testata.

Nell’articolo non si fa il minimo cenno all’abusivismo e nulla, nel pezzo, lo suggerisce. Difendersi da un’accusa che non viene mossa denota una certa dose di malafede. La sua ricostruzione, inoltre, essendo sommaria, priva di nomi e di riferimenti temporali difetta, e molto, di credibilità. Sulla servitù di passaggio pubblico il consiglio è quello, invece, di approfondire le sue conoscenze. Insomma, il ruolo di primo della classe non le si addice.

Sulle condizioni del manto stradale, compreso tra i due cancelli, sorvolo. Se vuole, però, per documentarle facciamo un reportage fotografico. Per quanto concerne il passaggio che chiama in causa gli aventi diritto, credo, sia giusto siano loro, se vorranno, a replicare, non noi. Sulle date abbiamo fatto i compiti. Dalla raccolta firme, non guidata dai toni da lei narrati, all’installazione del cancello su viale Saffi sono passati anni. E il cancello sul viale, fino a oggi, non ha rispettato quanto prescritto dal Comune. Un esempio? La sua sola chiusura dalle 20 alle 7, quindi non durante il giorno.

Sulle chiavi si decida: se vengono consegnate o se devono essere ritirate presso di lei.

Morando stia sereno, non si crucci. E venerdì legga il nostro settimanale in formato cartaceo che sul tema in oggetto vi sarà un lungo e dettagliato articolo.

Dai, che magari ci riscriviamo pure.

 

Enrico Marià

Direttore responsabile di Panorama di Novi