La recita del Santo Rosario per la fine della pandemia procurata dal Covid 19. Sulla sua pagina facebook il Presidente del Consiglio comunale, Oscar Poletto, segnala che domani sera, lunedì, nella Chiesa della Collegiata, l’O.F.T.A.L. (Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes) diocesana promuove questo momento di raccoglimento e di preghiera. Presenzieranno il Presidente dell’associazione dottor Carlo Cebrelli e Monsignor Marco Daniele di Voghera.

 

Come tutti sanno, questa importante testimonianza della cristianità novese è intitolata a Santa Maria Assunta. I fedeli che parteciperanno alla funzione le rivolgeranno le proprie preghiere affinché interceda per liberare il mondo da questa grave malattia.

 

La scelta del luogo non è casuale per celebrare il Santo Rosario. La leggenda vuole che la statua della Madonna nera “Lacrimosa”, un simbolo per tutti i novesi, giunse in città nel periodo dell’epidemia di peste raccontata dal Manzoni ne “I Promessi Sposi”. Al suo arrivo, nel mese di agosto, ci sarebbe stata una straordinaria nevicata. La riduzione della temperatura fece sì che il contagio non si diffondesse.

 

Da qui il nome comune di “Madonna della Neve” e la nomina a co-patrona della città insieme a San Prospero, le cui reliquie, come testimonia la pagina storica del Distretto del Novese, si trovano all’interno dell’Oratorio della Maddalena.