È corsa contro il tempo per dare un futuro roseo al CIT e ai suoi dipendenti

 

L’amministratore delegato del CIT, Silvio Mazzarello, ha scritto una lettera al Sindaco Gian Paolo Cabella, all’assessore al Bilancio Maurizio Delfino, al Segretario generale Piergiorgio Cabella e al responsabile dei servizi finanziari Roberto Moro.

Lettera nella quale ha chiesto di provvedere rapidamente alla pubblicazione del bando per la scelta del partner privato. Assieme alla vendita delle quote della società, in modo da evitare il rischio di non rispettare la scadenza del 15 settembre.

 

La data indicata da Mazzarello non è casuale. Il Tribunale, una ventina di giorni fa, aveva accolto la richiesta di concordato in bianco presentata dalla società. Questo dopo che la Procura della Repubblica ne aveva richiesto il fallimento, ritenendo che versasse in uno stato di insolvenza conclamato.

 

I giudici della sezione fallimentare hanno concesso al CIT sessanta giorni di tempo per presentare la documentazione a sostegno della domanda di concordato. Domanda che si fonda essenzialmente sull’esperimento della gara per la vendita delle quote.

 

“A mio avviso, il bando deve uscire al più tardi all’inizio della prossima settimanadichiara Mazzarelloin modo da poter avere la presentazione delle manifestazioni di interesse, se non addirittura delle offerte, prima del 15 settembre. Così potremo presentarci davanti al Giudice portando fatti concreti e non solamente parole. Per questo motivo ho preferito formalizzare la mia posizione.”

 

Il punto della Giunta

 

Ieri sera la Giunta ha fatto il punto della situazione con il dirigente del settore finanziario Roberto Moro. Si è convenuto di predisporre una lettera indirizzata agli organi della procedura. Lettera nella quale si chiedono le necessarie autorizzazioni per pubblicare il bando di gara entro dieci giorni.

 

Sembrerebbero quindi appianati i dissidi tra amministrazione e dirigenti. Dissidi ripetutamente portati all’attenzione dell’opinione pubblica nelle scorse settimane.

L’ultima querelle, in ordine di tempo, è contenuta in un’intervista rilasciata a La Stampa. Qui l’assessore Delfino ha duramente replicato a una relazione di Moro che accusava l’amministrazione di creare esasperazioni che hanno inciso sulla serena attività dell’ufficio.