Ancora preoccupazioni legate alla sicurezza all’interno dello stabilimento ex Ilva di Novi

 

Risale a poco più di una settimana fa la notizia del fermo di due carri ponte presso l’ex Ilva di Novi Ligure dopo le ispezioni condotte nello stabilimento novese di Acciaierie d’Italia dal personale dello Spresal. Le ispezioni erano state avviate a seguito degli esposti presentati dalla Cgil Piemonte per effettuare delle verifiche a livello di sicurezza all’interno di oltre 20 luoghi di lavoro in regione.

 

Ora i sindacati FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL hanno richiesto nuovamente un incontro con l’azienda proprio riguardante la sicurezza all’interno dello stabilimento di Novi, dopo che lo scorso sabato un rotolo si è sganciato dalla pinza di una gru nel corso della manovra di discesa, a causa del malfunzionamento del sistema frenante. Il rotolo è precipitato, distruggendo il cancelletto di protezione.

Per fortuna, nessun dipendente è rimasto ferito ma l’episodio ha rafforzato le preoccupazioni dei sindacati provinciali riguardanti la stato di sicurezza all’interno dell’ex Ilva, che hanno richiesto un incontro urgente con i responsabili dello stabilimento novese.

“Occorre ricordare come la cassa integrazione straordinaria sia uno strumento utilizzato da anni ormai da parte dell’azienda che dovrebbe prevedere grandi investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti e non servire solo a far ‘cassa’ sulle spalle dei lavoratori che, martoriati dalle condizioni lavorative ed economiche, si stanno licenziando in maniera sempre più esponenziale. Non possiamo continuare a lavorare pregando di portare a casa la pelle.” – commentano le Rsu FIM, FIOM e UILM.