Il ricordo di Giovanni Lupano

 

Il 29 novembre di cento anni fa un grave fatto di cronaca colpì la città e i suoi echi, dalle pieghe della memoria continuano a riecheggiare ai giorni nostri. Perché non si trattò di una vicenda di cronaca nera fine a sé stessa ma qualcosa di molto di più. Fu l’inizio di una vicenda che coinvolse uno dei due protagonisti e fu la fine di un uomo ammazzato mentre svolgeva il suo lavoro. Ma il suo nome non si è perso nella storia perché a lui è intitolata la caserma dei Carabinieri di Novi costruita negli Anni Settanta e ancora oggi operativa. Basta passare in piazza Pascoli, alzare lo sguardo e accorgersi che quella struttura militare è intitolata al maresciallo Giovanni Lupano, l’uomo che il 29 novembre di un secolo fa a Teglia – Genova Rivarolo – fu ucciso in un conflitto a fuoco da Sante Pollastro, il bandito della canzone di De Gregori di quasi trent’anni fa.

 

Il maresciallo Lupano sarà ricordato dai suoi ‘eredi’ il 29 novembre con una cerimonia pubblica voluta dal Comune di Novi e dai Carabinieri della compagnia cittadina. Una corona di alloro, un attimo di raccoglimento, la presenza del comandante di compagnia maggiore Federico Smerieri e del Commissario straordinario del Comune di Novi Paolo Ponta. Lo Stato e il Territorio che rendono omaggio a un uomo caduto per fare il suo dovere. Ma non dimenticato.

 

Nel numero di Panorama di Novi in edicola la storia e l’articolo a cura di Maurizio Iappini.