La strada che si percorre con Il Cammino dei Ribelli

 

«A piedi nella sconosciuta Val Borbera tra Piemonte, Liguria, Emilia e Lombardia, alla scoperta di storie medievali, feudali e partigiane. Un cammino tra villaggi e natura selvaggia in Appennino, incontrando donne e uomini testimoni di un’ostinata rinascita contadina, sociale e spirituale, sulle sponde del venerato Borbera». Queste le parole con cui Giacomo D’Alessandro illustra il suo progetto ‘Il Cammino dei Ribelli’ nato come tesi di Laurea al termine del suo percorso di studi e finalizzato al rilancio di una terra spopolata e bellissima: la Val Borbera. Un cammino sociale, basato sull’idea di un turismo lento, consapevole ed eco-sostenibile su un territorio dalle potenzialità turistiche enormi, talvolta ancora troppo poco valorizzate.

 

Il percorso che parte da Arquata Scrivia, arriva sul Monte Antola e ritorna ad Arquata, si articola in sette tappe, realizzabili in sette giornate di cammino. Parte dalla Stazione di Arquata e vi fa ritorno attraversando per 130 km la Val Borbera su sentieri CAI, vecchie mulattiere e antichi sentieri utilizzati dagli abitanti della valle prima della realizzazione delle strade asfaltate. Il tracciato ad anello è percorribile tutto l’anno, avvalendosi di tracciati GPS, scaricabili direttamente dal sito internet www.ilcamminodeiribelli.it.

 

Nel numero di Panorama di Novi in edicola l’intervista a Giacomo D’Alessandro a cura di Alessandra Sorlino.