Pernigotti made in Novi

 

Lo striscione “Toksoz go home” è stato tolto oggi pomeriggio. Come le bandiere delle sigle sindacali tranne tre, una per gruppo, che rimarranno come simbolo. La Pernigotti è quindi del tutto salva. Dopo la concessione della cassa integrazione per altri 12 mesi e il closing della scorsa settimana, la nuova proprietà targata Lynstone, gruppo del colosso americano Jp Morgan, ha iniziato a programmare presente e futuro.

Attilio Capuano, che oltre alla Walcor avrà in gestione pure Pernigotti, ha incontrato i lavoratori. A breve ci saranno 45 giorni di fermo per sostituzione della caldaia e per l’efficientamento dei macchinari. Poi verrà rimesso in funzione per primo l’impianto delle creme. Il 31 dicembre chiuderanno gli uffici di Milano, con alcuni impiegati che rientreranno a Novi. Tutti i particolari sul numero di Panorama di Novi in edicola domani.

 

(red.)