Arrestato a Novi un imprenditore edile

 

Tre arresti e quaranta indagati in un’inchiesta della Procura di Prato che ipotizza il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e riciclaggio nei lavori di ristrutturazione edilizia per il cosiddetto “bonus facciate”. Il primo agli arresti domiciliari è stato un imprenditore edile originario di Foggia impegnato su un cantiere di Novi. La guardia di finanza lo ha prelevato questa mattina nel cantiere portandolo poi a Foggia. Le altre misure di custodia firmate dal giudice per le indagini preliminari Marco Malerba sono in corso di esecuzione.

Indagine condotta dalla guardia di finanza di Cesena, ma fascicolo aperto dalla Procura di Prato. Dalla Guardia di Finanza spiegano che grazie all’utilizzo di false fatture per oltre 10 milioni di euro, gli indagati hanno potuto richiedere il rimborso di crediti d’imposta per oltre 7,3 milioni di euro relativi ai “bonus facciate”, per poi monetizzarli attraverso la cessione a un istituto di credito.

 

Foto di archivio.