Peste suina, primo caso in zona. La malattia non si trasmette all’uomo.

La peste suina africana, malattia registrata negli animali poco tempo fa in Germania, arriva nel nostro territorio. Infatti, nell’Ovadese si registra un caso, trovato in una carcassa di cinghiale. Una volta inviati i campioni all’Asl di Torino, la conferma. Peste suina.

 

Prima di tutto, una importante precisazione. La malattia non si trasmette all’uomo, ma ovviamente la sua presenza deve essere monitorata per tutelare gli allevamenti. Alcuni casi si erano verificati in Germania, nei pressi della ex base militare di Redin. Il rischio sanitario che si espandesse in tutta Europa era grande. Il ritrovamento di Ovada lo certifica.

 

Luca Brondelli di Brondello, numero uno di Confagricoltura Alessandria, interpellato sulla questione, dichiara. “Dobbiamo evitare che si propaghi. Sarebbe un danno enorme per i nostri allevamenti e per la sicurezza alimentare”. L’Azienda Sanitaria Locale, dal canto suo, ha confermato che aumenterà il controllo sui cadaveri degli animali selvatici morti nel territorio. Oltre che a verificare con maggiore cura tutti gli allevamenti. “Chiediamo a tutte le istituzioni – conclude il presidente della confederazione – di moltiplicare gli sforzi per sviluppare un’attività di selezione dei cinghiali, che riporti il numero di ungulati a un livello compatibile per il nostro territorio”.

 

Le parole di Icardi

“Come previsto dal Piano nazionale per le emergenze di tipo epidemico, è stato avviato l’insediamento delle Unità di crisi a livello locale, regionale e nazionale per l’adempimento delle azioni previste dal manuale operativo e dalle norme specifiche in materia. Nelle prossime ore verranno definite la “zona infetta” e la “zona di sorveglianza”, con le relative prescrizioni. Stiamo agendo con la massima tempestività, l’immediata e coordinata attuazione delle misure di controllo nei suidi selvatici risulta fondamentale nel tentativo di confinare ed eradicare il più possibile la malattia”. Queste le parole dell’Assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, dopo il ritrovamento del cadavere di cinghiale colpito dalla malattia.