Arriva la risposta della RSU di Acos dopo quella del Sindaco Cabella

 

Una querelle che sembra non avere fine quella tra l’RSU di Acos e il Sindaco di Novi Gian Paolo Cabella. Era nato tutto per un cartellone apposto dalla Lega di Novi in cui si criticavano i pacchi dono natalizi dell’Acos. Da lì una lettera dura mandata dalla RSU al Sindaco di Novi, che aveva risposto quanto segue.

 

“Prima di cominciare, dalla lettera non è dato sapere il nome di chi risulta titolare autorizzato a esprimersi dietro l’acronimo RSU. Di solito in corrispondenze di questo genere i nominativi degli interlocutori non vengono mai celati.

Detto questo ricordiamo che le delegazioni trattanti dell’Amministrazione Comunale non comprendono quali parti attive gli organismi politici, quindi ci sembra palese che la persona del Sindaco non debba partecipare a trattative con rappresentanze sindacali. Fa specie inoltre apprendere che alle RSU del gruppo ACOS non interessino le “scaramucce politiche del novese”: tutto il tenore della pregiata missiva assume invece una chiara connotazione politica. Sono infatti gli stessi concetti espressi chiaramente da parte dell’opposizione consiliare nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 8.

 

Apprendiamo invece con soddisfazione che i dipendenti hanno accolto con favore il fatto che l’Azienda attribuisca fondi alle famiglie in difficoltà. Questo avvalora il fatto che le “regalie natalizie” ai dipendenti non possano in alcun modo far parte di un tema riguardante le organizzazioni sindacali, né costituire un diritto da vantare nei confronti dell’Azienda, tantomeno nei confronti della proprietà. Ricordiamo inoltre che la materia relativa ai doni natalizi è stata più volte oggetto di pronunciamenti negativi da parte della Corte dei Conti. Una consuetudine oltretutto da tempo abbandonata nei confronti dei dipendenti comunali.

Nella missiva viene ricordato che nella “convention” di giovedì scorso il Sindaco ha espresso gratitudine nei confronti dell’efficienza dei dipendenti. Questo sta proprio a significare che l’invito all’organo di gestione dell’ACOS di limitare le ritualità natalizie riguardava l’uso della passata gestione di omaggiare personaggi esterni, Enti ed altri soggetti che nulla hanno a che vedere col personale. Evidentemente però qualcuno ha voluto appropriarsi di una ghiotta occasione per alimentare la polemica.

 

Il Sindaco tuttavia, unitamente all’Amministrazione che ha l’onore di guidare, non ha mai fatto mistero del suo profondo, sincero apprezzamento per l’operato di tutti coloro che, ognuno secondo il proprio ruolo, contribuiscono a fare di ACOS la seconda realtà industriale della nostra zona, orgoglio di noi novesi.

Per tornare comunque ai rapporti con i dipendenti riteniamo che siano ben altri gli istituti contrattuali per il riconoscimento del raggiungimento degli obiettivi assegnati, non le espressioni di chiara impronta paternalistica, ma lasciamo giudicare all’organo di gestione la materia.”

 

La risposta della RSU di Acos

 

Questa invece la risposta al commento del Sindaco da parte della RSU.

 

“Egr. Sig. Sindaco, siamo qui a presentarci: RSU Acos S.p.A. – Acos Energia S.p.A. – Acosì s.r.l.- Reti s.r.l. : Maurizio Lanzavecchia (CGIL), Daniele Mascia (CGIL), Simone Repetto (CISL), RSU Gestione Acqua S.p.A. – Giacomo Costa (CISL), Vincenza Gagliostro (CGIL), Andrea Lot (CGIL), Ferruccio Repetto (CISL).

Di seguito per brevità RSU Gruppo Acos.

 

Sarebbe bastata una verifica da parte Sua per conoscere i nominativi della rappresentanza sindacale unitaria democraticamente eletta dai TUTTI i lavoratori.

Non ci è sembrata rispettosa la forma da Lei utilizzata nella Sua comunicazione del 10 novembre u.s dalla quale appare insofferenza e disattenzione ai temi da noi posti.

 

I dipendenti del Gruppo Acos, da noi rappresentati, si sono offesi per la denigrazione pubblica e soprattutto per la successiva rettifica da parte degli autori del manifesto che tramite l’assicurazione di ricevere anche quest’anno la strenna natalizia pensano di aver cancellato il danno fatto.

Prendiamo atto della sua volontà di non voler incontraci, quanto organi di rappresentanza, chiarendo che, a differenza di quanto da Lei scritto, l’incontro richiesto non riguarda alcuna contrattazione economica o di secondo livello.

 

Le chiediamo in quanto proprietario di maggioranza del nostro Gruppo di difendere l’immagine dei dipendenti non solo a parole ma dimostrando di non condividere quanto pubblicato in queste settimane su manifesti e articoli di stampa, questo al fine di mitigare l’insorgere di episodi di intolleranza e ostilità che si stanno verificando specialmente ai nostri sportelli a danno dei lavoratori.

Non vogliano credere che l’amministrazione comunale sia indifferente ad un atto che lede l’immagine dei lavoratori della seconda azienda industriale del nostro territorio che Lei stesso ha definito efficiente e produttiva.

Ribadiamo che la nostra funzione non è politica intesa come partitica ma di rappresentanza e tutela dei lavoratori, pertanto La invitiamo a verificare i verbali degli accordi sottoscritti con le società del gruppo dai quali si evince la correttezza dell’operato delle parti e del buon livello di relazioni sindacali tenuto negli anni.”