Venerdì prima marzo nelle cantine del Castello di Pozzolo

 

Venerdì 1 marzo, nelle cantine del castello medievale di Pozzolo Formigaro, l’Associazione culturale “La Frascheta” organizza una serata dal titolo “U t’ suvén-le?” (in dialetto significa “Ti ricordi?”).

Sul filo della memoria si ripercorreranno le storie di persone e di luoghi, i negozi di vicinato, che non esistono più, ma che sono ancora molto presenti nei racconti della  popolazione. “Negli anni ’50 Pozzolo era un Paese, come tanti in Italia, dove il progresso non aveva ancora modificato la vita dei suoi abitanti, dove fiorivano cento mestieri, dove tanti piccoli esercizi commerciali si affacciavano sulle vie, dove la gente sapeva tutto di tutti e si commuoveva anche ascoltando una semplice canzonetta- scrivevano Giovanna Fossati e Anna Simonassi in un reportage pubblicato alla fine del millennio scorso- Ci si accontentava di poco. Gli esercizi commerciali si susseguivano a intervalli regolari lungo le vie. Ognuno aveva un territorio di influenza e poteva sembrare un tradimento andare a far la spesa in una bottega ubicata fuori dalla propria zona. I negozi aperti anche nei giorni festivi, offrivano ai clienti i generi più disparati. Piccoli e spesso bui avevano un qualcosa di familiare che invitava la gente a fermarsi e a chiacchierare: il mondo del paese era tutto lì”.

Le diverse botteghe venivano citate nei discorsi della gente con i nomi o i soprannomi dei titolari e la Piazza diventava il luogo di ritrovo domenicale di tutti. Questo microcosmo verrà rievocato durante la serata, che avrà inizio alle ore 21 in un racconto che si snoderà fra le diverse tipologie commerciali: dalle panetterie agli alimentari, dalle salumerie ai fruttivendoli, dalle latterie ai negozi di elettrodomestici, dalle macellerie alle tabaccherie.

“Saranno presenti figli o nipoti di titolari di qualcuno dei più storici negozi, che racconteranno aneddoti legati alle vicende di ciascuno– commenta la Presidente dell’Associazione Annalisa Micone- Non sarà una commemorazione, ma un interessante e piacevole viaggio sull’onda della memoria, con un pizzico di rimpianto. 

L’evento è ad ingresso libero e gratuito.