Lega e PD tra reciproche accuse sulla gestione politica cittadina

Da un querelle legata a Amag e, di riflesso, a Acos a un botta e risposta tra le sezioni novesi di PD e Lega. Le ultime ore hanno ravvivato il dibattito politico novese, riaccesosi d’improvviso dopo la breve pausa estiva. Questa volta, non c’entra il CIT, problema centrale degli ultimi mesi. A dire il vero, non c’entra nemmeno completamente Novi.

 

Da Alessandria a Novi

Tutto parte dalle critiche del Partito Democratico alessandrino per quanto riguarda la gestione e il futuro (pubblico o privato) di Acos. Di fatto, la miccia che fa esplodere la polemica. Nella vicina Novi, la sezione cittadina dei democratici sottoscrive il comunicato di Alessandria e rincara la dose. Motivo? La gestione Cabella, “che ha indebolito Novi e i suoi servizi”. Le accuse sono varie. Da una maggioranza risicata in consigliooggi in piedi per il rotto della cuffia”, al Teatro Marenco, alle tasse, per le quali il PD lamenta uno scarso interesse verso i commercianti. Fino ad un altro cavallo di battaglia della politica cittadina. Il Terzo Valico e le sue varie connessioni. “Come i 5 milioni di euro di RFI, che spettavano a Novi come compensazione per i lavori e che sono finiti ad Alessandria” concludono i democratici.

 

PD Lega Cabella

Il Sindaco Gian Paolo Cabella

 

La replica leghista

A stretto giro di posta, ecco la risposta dei leghisti cittadini. Il titolo pare abbastanza esplicativo. “Decenni di Sinistra hanno rovinato Novi”. Il resto è un lungo elenco di quelli che, per i rappresentanti di Salvini, sono menzogne da parte del Partito Democratico. Dalla valorizzazione del territorio, “con i laboratori di cucina al Bunet e il riutilizzo della Cavallerizza”, alle tasse sino alla cultura, dove i salviniani attaccano gli avversari per l’uso “esclusivo, costoso e per pochi” che veniva fatto in passato. In chiusura, ovviamente, un richiamo al CIT “di fatto fallito da chi per decenni si è assoggettato al volere dell’Amministratore Delegato di Acos, non sapendo fare gli interessi del Comune e dei cittadini”.

 

Una guerra di comunicati stampa che pare solo l’inzio di un caldo autunno politico per la nostra città.