Tensione altissima tra Provincia e Comune di Carrega

Si aggrava la tensione tra il Comune di Carrega Ligure e la Provincia di Alessandria, a seguito della chiusura della SP147 della Val Borbera, principale via di collegamento tra Carrega e Cabella. Nelle ultime ore, la Provincia ha disposto l’installazione di barriere in cemento per impedire l’accesso alla strada, bloccando di fatto ogni possibilità per il Comune di riaprire autonomamente il cancello d’ingresso già esistente, cosa che aveva fatto la settimana scorsa.

 

Un gesto considerato inaccettabile dall’amministrazione comunale, che parla apertamente di isolamento forzato. “Nella giornata di oggi si è così deciso che dobbiamo restare isolati. Isolati perfino da possibili soccorsi che, allo stato attuale, non potrebbero transitare per raggiungere Carrega. Vogliono farci morire tutti ma, di un atto simile, qualcuno prima o poi dovrà renderne conto”, ha dichiarato il Comune in una nota dai toni durissimi.

 

Il Consiglio comunale aperto

La decisione della Provincia arriva a pochi giorni dal consiglio comunale aperto che si è svolto domenica scorsa a Carrega, al quale hanno partecipato circa cento persone tra cittadini e rappresentanti istituzionali. In quell’occasione, il Consiglio ha approvato all’unanimità una delibera per chiedere formalmente lo scioglimento della Provincia di Alessandria, invocando l’articolo 141 del Testo Unico degli Enti Locali. Una mossa forte, che segna un’ulteriore escalation nel contenzioso che va avanti dal maggio 2022, quando una frana causò l’interruzione della viabilità.

 

Le parole dell'Uncem

Il caso ha suscitato la mobilitazione dell’Uncem, l’Unione nazionale dei comuni e comunità montane, che ha espresso il proprio sostegno all’amministrazione locale. “Uncem, con il Presidente Roberto Colombero, si unisce alla mobilitazione del Sindaco di Carrega Ligure Luca Silvestri, con tutta l'Amministrazione comunale e l'intera comunità, per l'apertura della strada”, si legge in una commento. “Un paese non può e non deve essere isolato. Servono risorse economiche, anche ingenti, per garantire sicurezza e transitabilità. Nessuno deve essere lasciato indietro”.